«Venticinque miliardi – ha spiegato il premier – di disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà che stiamo vivendo»
«Abbiamo appena deliberato lo stanziamento di una somma straordinaria, 25 miliardi, consapevoli delle difficoltà che il Paese sta affrontando per questa emergenza». Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi a margine del Consiglio dei ministri. «Venticinque miliardi – ha spiegato – di disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà che stiamo affrontando per un’emergenza che è sia sanitaria sia economica e ha un importante impatto sociale».
Gualtieri: richiesta aumento deficit fino a 1,1% Pil
Provvedimento dettagliato in maniera più analitica dal ministro Gualtieri, che ha spiegato: «Abbiamo approvato un’integrazione alla Relazione al Parlamento portando la richiesta di scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica che corrisponde a 20 miliardi pari
all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto, che corrispondono a circa 25 miliardi per competenza e cassa.
Sforamento 3%? Dipenderà da uso risorse
«Tecnicamente si dice ‘up to’, è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare ‘fino a’ 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 di stanziamento, il livello di deficit dipenderà da quanto effettivamente sarà impiegato» ha detto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. «È ancora prematuro indicare il livello di deficit effettivo raggiunto perché un conto è un’autorizzazione di utilizzare fino a una certa cifra e un conto è quello che verrà effettivamente utilizzato» ha spiegato il ministro a chi gli chiede se si sforerà il 3% nel rapporto deficit/pil. Gualtieri ha anche chiarito che «alcuni di questi interventi potranno usufruire di risorse europee e perciò alleggerire l’impatto sul bilancio dello Stato» per affrontare l’emergenza Coronavirus.
«Extradeficit non mette a repentaglio conti»
La richiesta di extradeficit per fronteggiare l’emergenza coronavirus «non mette a repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica» ha assicurato il responsabile dell’Ecomomia in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus. «Il Paese è solido», ha chiosato.
Decreto slitta a venerdì
Le risorse saranno utilizzare «in parte nel primo decreto che sarà approvato probabilmente venerdì e dovrebbe grosso modo avere a disposizione 12 miliardi e le altre costituiscono una riserva per possibili futuri interventi, da realizzare in un quadro europeo». Si punterà sul «sostegno al lavoro, nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus».
Deficit al 2,7% con prime misure
Il primo pacchetto di misure che il governo approverà in settimana vale uno 0,6% del Pil «che porterebbe il deficit 2020 al 2,7% prima di aggiornare i conti dello scenario macro economico rispetto alle attuali
previsioni» ha scritto Gualtieri nella lettera al Vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ed al Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni per illustrare la decisione di proporre una
integrazione per l’autorizzazione allo scostamento del deficit
programmatico rispetto alla Nadef 2019.
Più facile stop a rate mutui e prestiti
Nel decreto anti-Coronavirus «ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro – fondo Gasparrini – e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari» anche con «parziale
sostegno di garanzia statale» ha aggiunto il ministro dell’Economia
in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus.
A studio norme anche per difficoltà affitti
Il ministro ha aggiunto che «stiamo valutando misure sulle possibili difficoltà di pagare canoni di affitto per evitare anche che abbia un impatto sui proprietari che devono magari pagare le imposte su una rata di affitto che non possono riscuotere. Stiamo valutando possibili soluzioni tecniche a questo problema, e siamo pronti ad ascoltare i suggerimenti del Parlamento».
Sblocco investimenti con commissari ad hoc
Non solo. Gualtieri ha spiegato che «il governo è impegnato ad accelerare e sbloccare gli investimenti già programmati e finanziati anche mediante la nomina di Commissari ad hoc» aggiungendo che saranno anche semplificati gli iter per realizzare gli investimenti “mantenendo i controlli necessari ma evitando la ridondanza di atti amministrativi. Nel contempo lavoreremo per alleggerire l’impianto del codice appalti facilitando procedure più snelle» come consentito dalle norme Ue.
Conte: non escluse eventuali misure più restrittive
Quanto alla possibilità di un’ulteriore stretta sul tema delle misure di sicurezza, «non c’è alcuna chiusura da parte del Governo a eventuali misure più restrittive» ha indicato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, spiegando di essere in attesa che la Regione Lombardia formuli nel dettaglio le ulteriori misure che ritiene necessarie. Allo stesso tempo, ha avvertito Conte, «stiamo attenti: non affidiamoci a reazioni e istanze emotive, dobbiamo seguire un percorso, con un comitato tecnico scientifico che ci deve guidare».
«Venticinque miliardi – ha spiegato il premier – di disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà che stiamo vivendo»
«Abbiamo appena deliberato lo stanziamento di una somma straordinaria, 25 miliardi, consapevoli delle difficoltà che il Paese sta affrontando per questa emergenza». Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi a margine del Consiglio dei ministri. «Venticinque miliardi – ha spiegato – di disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà che stiamo affrontando per un’emergenza che è sia sanitaria sia economica e ha un importante impatto sociale».
Gualtieri: richiesta aumento deficit fino a 1,1% Pil
Provvedimento dettagliato in maniera più analitica dal ministro Gualtieri, che ha spiegato: «Abbiamo approvato un’integrazione alla Relazione al Parlamento portando la richiesta di scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica che corrisponde a 20 miliardi pari
all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto, che corrispondono a circa 25 miliardi per competenza e cassa.
Sforamento 3%? Dipenderà da uso risorse
«Tecnicamente si dice ‘up to’, è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare ‘fino a’ 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 di stanziamento, il livello di deficit dipenderà da quanto effettivamente sarà impiegato» ha detto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. «È ancora prematuro indicare il livello di deficit effettivo raggiunto perché un conto è un’autorizzazione di utilizzare fino a una certa cifra e un conto è quello che verrà effettivamente utilizzato» ha spiegato il ministro a chi gli chiede se si sforerà il 3% nel rapporto deficit/pil. Gualtieri ha anche chiarito che «alcuni di questi interventi potranno usufruire di risorse europee e perciò alleggerire l’impatto sul bilancio dello Stato» per affrontare l’emergenza Coronavirus.
«Extradeficit non mette a repentaglio conti»
La richiesta di extradeficit per fronteggiare l’emergenza coronavirus «non mette a repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica» ha assicurato il responsabile dell’Ecomomia in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus. «Il Paese è solido», ha chiosato.
Decreto slitta a venerdì
Le risorse saranno utilizzare «in parte nel primo decreto che sarà approvato probabilmente venerdì e dovrebbe grosso modo avere a disposizione 12 miliardi e le altre costituiscono una riserva per possibili futuri interventi, da realizzare in un quadro europeo». Si punterà sul «sostegno al lavoro, nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus».
Coronavirus, Upb: impatto può compromettere intero Paese, subito eurobond
Deficit al 2,7% con prime misure
Il primo pacchetto di misure che il governo approverà in settimana vale uno 0,6% del Pil «che porterebbe il deficit 2020 al 2,7% prima di aggiornare i conti dello scenario macro economico rispetto alle attuali
previsioni» ha scritto Gualtieri nella lettera al Vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ed al Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni per illustrare la decisione di proporre una
integrazione per l’autorizzazione allo scostamento del deficit
programmatico rispetto alla Nadef 2019.
Più facile stop a rate mutui e prestiti
Nel decreto anti-Coronavirus «ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro – fondo Gasparrini – e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari» anche con «parziale
sostegno di garanzia statale» ha aggiunto il ministro dell’Economia
in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus.
A studio norme anche per difficoltà affitti
Il ministro ha aggiunto che «stiamo valutando misure sulle possibili difficoltà di pagare canoni di affitto per evitare anche che abbia un impatto sui proprietari che devono magari pagare le imposte su una rata di affitto che non possono riscuotere. Stiamo valutando possibili soluzioni tecniche a questo problema, e siamo pronti ad ascoltare i suggerimenti del Parlamento».
Sblocco investimenti con commissari ad hoc
Non solo. Gualtieri ha spiegato che «il governo è impegnato ad accelerare e sbloccare gli investimenti già programmati e finanziati anche mediante la nomina di Commissari ad hoc» aggiungendo che saranno anche semplificati gli iter per realizzare gli investimenti “mantenendo i controlli necessari ma evitando la ridondanza di atti amministrativi. Nel contempo lavoreremo per alleggerire l’impianto del codice appalti facilitando procedure più snelle» come consentito dalle norme Ue.
Conte: non escluse eventuali misure più restrittive
Quanto alla possibilità di un’ulteriore stretta sul tema delle misure di sicurezza, «non c’è alcuna chiusura da parte del Governo a eventuali misure più restrittive» ha indicato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, spiegando di essere in attesa che la Regione Lombardia formuli nel dettaglio le ulteriori misure che ritiene necessarie. Allo stesso tempo, ha avvertito Conte, «stiamo attenti: non affidiamoci a reazioni e istanze emotive, dobbiamo seguire un percorso, con un comitato tecnico scientifico che ci deve guidare».
Articolo di “Il Sole 24 Ore”
https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-conte-deliberato-stanziamento-25-miliardi-AD520VC
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