Uno studio online condotto in Cina durante e dopo la crisi del coronavirus segnala che i cittadini del gigante asiatico sono diventati più prudenti, accentuando le preferenze per formule prudenti e diversificate come polizze, fondi o parcheggio della liquidità. In calo le azioni e i titoli di Stato
Non c’è dubbio che lo shock provocato dall’epidemia Covid-19 abbia stravolto non soltanto il modo di vivere e lavorare, ma anche il modo di risparmiare con effetti destinati a restare a lungo. E se nel mondo produttivo gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla rapida diffusione delle modalità di lavoro in remoto e nell’utilizzo delle tecniche di comunicazione a distanza, per quanto riguarda l’approccio nei confronti della finanza personale le tendenze sono un po’ più difficili da rilevare perché ancora sotto traccia, ma si presentano come altrettanto incisive.
E capirle il prima possibile è fondamentale perché è opportuno che da queste partano gli intermediari, banche, reti, compagnie di assicurazione e società di gestione per impostare fin da subito la strategia migliore da attuare per affrontare un mercato, quello della gestione del risparmio, che è sempre più competitivo vista la compressione dei margini.
Un buon punto di partenza in questo senso arriva dalla Cina, dove il 74% della popolazione ha in programma di aumentare i propri risparmi dopo l’epidemia di coronavirus secondo i dati raccolti da LearnBonds. Inoltre quasi la metà prevede di modificare il portafoglio di investimenti per renderlo più prudente (51%) e il 64% ritiene che sottoscriverà polizze sanitarie o previdenziali. Prima del coronavirus i cinesi indicavano quale motivo principale per risparmiare denaro l’obiettivo di fornire ai genitori una vecchiaia più confortevole, come emerge dal Fidelity International e Ant Fortune 2019 China Retiness Readiness Survey.
Un altro 64% degli intervistati puntava a garantire un’istruzione dignitosa per i bambini. Investire nella propria attività professionale e avviare un’attività in proprio era un altro fattore comune nell’elenco delle priorità finanziarie per il risparmio. Inoltre più del 45% risparmiava per le proprie pensioni.
Tuttavia un sondaggio di Statista e The Economic Observer ha rivelato che l’epidemia di coronavirus ha cambiato le preferenze di investimento dei cittadini del gigante asiatico. E c’è stata una sorta di polarizzazione, perché è emerso che durante il picco dei contagi da una parte i risparmi hanno premiato forme di parcheggio della liquidità nei conti bancari (30%) e, dall’altra, in strumenti di investimento diversificati come i fondi (43%); in entrambi i casi la motivazione che accomuna le scelte di accumulazione è quella della prudenza. Le interviste sono state condotte online tra l’11 e il 24 febbraio scorsi in 28 province inclusa Hubei, la cui capitale Wuhan è stata l’epicentro da cui è partita l’epidemia.
Seguono le azioni, i titoli di stato, l’oro e altri metalli preziosi, con, rispettivamente il 25%, il 12% e il 12%. Il sondaggio indica che negli ultimi tre mesi pochi investitori cinesi hanno avuto ancora meno interesse a mettere i loro contanti in valuta estera (7%) e nel mercato immobiliare (7%).
I dati di Statista segnalano che queste tendenze continueranno. Insieme all’aumento dei risparmi e al cambiamento dei portafogli di investimento la maggior parte dei risparmiatori cinesi prevede di acquistare ulteriori polizze assicurative dopo l’epidemia di coronavirus: oltre il 75% degli intervistati ha indicato l’assicurazione come principale priorità finanziaria per il futuro. Intanto il 42% punta, nel post crisi, a risparmiare più denaro per lasciarlo nei conti bancari e il 32% preferisce la diversificazione dei fondi. In coda le azioni (14%) e l’oro (10%), tra gli asset preferiti d’ora in poi.
L’analisi Statista Survey del 2019 sul settore assicurativo in Cina aveva rivelato che anche prima della pandemia oltre il 50% dei cinesi che ha sottoscritto un’assicurazione ha acquistato polizze per coprirsi dal rischio di dover affrontare elevate spese mediche nel trattamento delle malattie croniche. (riproduzione riservata)
Uno studio online condotto in Cina durante e dopo la crisi del coronavirus segnala che i cittadini del gigante asiatico sono diventati più prudenti, accentuando le preferenze per formule prudenti e diversificate come polizze, fondi o parcheggio della liquidità. In calo le azioni e i titoli di Stato
Non c’è dubbio che lo shock provocato dall’epidemia Covid-19 abbia stravolto non soltanto il modo di vivere e lavorare, ma anche il modo di risparmiare con effetti destinati a restare a lungo. E se nel mondo produttivo gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla rapida diffusione delle modalità di lavoro in remoto e nell’utilizzo delle tecniche di comunicazione a distanza, per quanto riguarda l’approccio nei confronti della finanza personale le tendenze sono un po’ più difficili da rilevare perché ancora sotto traccia, ma si presentano come altrettanto incisive.
E capirle il prima possibile è fondamentale perché è opportuno che da queste partano gli intermediari, banche, reti, compagnie di assicurazione e società di gestione per impostare fin da subito la strategia migliore da attuare per affrontare un mercato, quello della gestione del risparmio, che è sempre più competitivo vista la compressione dei margini.
Un buon punto di partenza in questo senso arriva dalla Cina, dove il 74% della popolazione ha in programma di aumentare i propri risparmi dopo l’epidemia di coronavirus secondo i dati raccolti da LearnBonds. Inoltre quasi la metà prevede di modificare il portafoglio di investimenti per renderlo più prudente (51%) e il 64% ritiene che sottoscriverà polizze sanitarie o previdenziali. Prima del coronavirus i cinesi indicavano quale motivo principale per risparmiare denaro l’obiettivo di fornire ai genitori una vecchiaia più confortevole, come emerge dal Fidelity International e Ant Fortune 2019 China Retiness Readiness Survey.
Un altro 64% degli intervistati puntava a garantire un’istruzione dignitosa per i bambini. Investire nella propria attività professionale e avviare un’attività in proprio era un altro fattore comune nell’elenco delle priorità finanziarie per il risparmio. Inoltre più del 45% risparmiava per le proprie pensioni.
Tuttavia un sondaggio di Statista e The Economic Observer ha rivelato che l’epidemia di coronavirus ha cambiato le preferenze di investimento dei cittadini del gigante asiatico. E c’è stata una sorta di polarizzazione, perché è emerso che durante il picco dei contagi da una parte i risparmi hanno premiato forme di parcheggio della liquidità nei conti bancari (30%) e, dall’altra, in strumenti di investimento diversificati come i fondi (43%); in entrambi i casi la motivazione che accomuna le scelte di accumulazione è quella della prudenza. Le interviste sono state condotte online tra l’11 e il 24 febbraio scorsi in 28 province inclusa Hubei, la cui capitale Wuhan è stata l’epicentro da cui è partita l’epidemia.
Seguono le azioni, i titoli di stato, l’oro e altri metalli preziosi, con, rispettivamente il 25%, il 12% e il 12%. Il sondaggio indica che negli ultimi tre mesi pochi investitori cinesi hanno avuto ancora meno interesse a mettere i loro contanti in valuta estera (7%) e nel mercato immobiliare (7%).
I dati di Statista segnalano che queste tendenze continueranno. Insieme all’aumento dei risparmi e al cambiamento dei portafogli di investimento la maggior parte dei risparmiatori cinesi prevede di acquistare ulteriori polizze assicurative dopo l’epidemia di coronavirus: oltre il 75% degli intervistati ha indicato l’assicurazione come principale priorità finanziaria per il futuro. Intanto il 42% punta, nel post crisi, a risparmiare più denaro per lasciarlo nei conti bancari e il 32% preferisce la diversificazione dei fondi. In coda le azioni (14%) e l’oro (10%), tra gli asset preferiti d’ora in poi.
L’analisi Statista Survey del 2019 sul settore assicurativo in Cina aveva rivelato che anche prima della pandemia oltre il 50% dei cinesi che ha sottoscritto un’assicurazione ha acquistato polizze per coprirsi dal rischio di dover affrontare elevate spese mediche nel trattamento delle malattie croniche. (riproduzione riservata)
Articolo di “MilanoFinanza”
https://www.milanofinanza.it/news/come-cambieranno-le-abitudini-di-risparmio-dopo-il-coronavirus-202004071215331886
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