Roma, 18 maggio 2020 – L’Italia riparte, o almeno ci prova, dopo il lockdown per l’epidemia di Coronavirus. Riaprono negozi, ristoranti, bar e riprendono diverse attività. Traffico un po’ più sostenuto nelle grandi città, più gente sui mezzi dei pendolari, ma per ora nessuna criticità particolare. E torna il rito dell’espresso al bar: ingressi e uscite differenziati, gel igienizzante, mascherine. Libertà di spostamenti all’interno della propria regione, continuando però a mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro. Divieto di uscire di casa con febbre sopra i 37,5°. Dal 25 via libera a palestre e centri sportivi. Ieri la firma del dpcm da parte del premier Conte dopo l’intesa con le Regioni. Ma il governatore campano De Luca ha detto no: “Il governo non scarichi le responsabilità sulla sicurezza”.

Le stime di Confcommercio su negozi e servizi di mercato: apriranno 160 mila bar e ristoranti, 3 su 10 resteranno chiusi. Le piccole imprese Fapi: “Sarà un lunedì nero, molti artigiani non ce la faranno ad alzare la saracinesca”.

Il decreto Rilancionelle prossime ore andrà in Gazzetta Ufficiale e diventerà legge. L’annuncio arriva a Start, su Sky Tg24, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. I passi successivi “sono il decreto sulle semplificazioni e poi continuare con grandissima forza la nostra visione a livello europeo, con il Recovery fund, con i fondi per la ripresa”. Ed oggi è partito a razzo la nuova emissione del Btp Italia per contribuire alle spese dello Stato per l’emergenza Coronavirus. Il titolo a scadenza 5 anni in poco più di un’ora e un quarto ha già registrato una domanda che si avvicina ai 700 milioni. Intanto, le Borse europee aprono la settimana in deciso rialzo mentre in molti paesi si allentano le maglie del lockdown.

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Intanto gli esperti invitano alla cautela e chiedono dati più precisi, test, tamponi e tracciamento. Comunque l’aumento dei contagi in Italia tocca il minimo da mesi attestando il numero totale di persone colpita in Italia a quota 225.435, con un incremento di 675 sul giorno precedente. Secondo il bollettino del 17 maggio della Protezione civile i malati attualmente sono 68.351, ovvero 1.836 in meno. I guariti sono aumentati di 2.366 unità, mentre sono salite a 31.908 le vittime complessive, con un incremento di 145, che però è il numero più basso dall’inizio del lockdown.