Johnson: “La devastazione va fermata”. Impegno da 19,2 miliardi di dollari. Firmano anche Bolsonaro, Xi e Putin
I leader mondiali concludono oggi il loro summit di due giorni nell’ambito della Cop26 con una dichiarazione nella quale si impegnano a porre fine alla deforestazione entro il 2030 con un impegno da 19,2 miliardi di dollari.
“Dobbiamo fermare la devastazione delle foreste” del globo. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l’annuncio, aprendo i lavori della seconda giornata dei vertice dei leader alla Cop26. Johnson ha sottolineato che la dichiarazione è stata sottoscritta da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo e ha elogiato l’adesione di Paesi come Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e – cruciale – il Brasile. Ha evocato anche finanziamenti “senza precedenti”.
I paesi firmatari coprono circa l’85% delle foreste mondiali. Alcuni dei fondi andranno ai paesi in via di sviluppo per ripristinare i terreni danneggiati, affrontare la piaga degli incendi boschivi e sostenere le comunità indigene. I governi di 28 paesi si impegneranno anche a rimuovere la deforestazione dal commercio globale di cibo e altri prodotti agricoli come l’olio di palma, la soia e il cacao. Queste sono tra le industrie che contribuiscono di più all’abbattimento degli alberi. Sarà, inoltre, istituito un fondo da 1,5 miliardi di dollari per proteggere la seconda foresta pluviale tropicale più grande del mondo, nel bacino del Congo.
Johnson: “La devastazione va fermata”. Impegno da 19,2 miliardi di dollari. Firmano anche Bolsonaro, Xi e Putin
I leader mondiali concludono oggi il loro summit di due giorni nell’ambito della Cop26 con una dichiarazione nella quale si impegnano a porre fine alla deforestazione entro il 2030 con un impegno da 19,2 miliardi di dollari.
“Dobbiamo fermare la devastazione delle foreste” del globo. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l’annuncio, aprendo i lavori della seconda giornata dei vertice dei leader alla Cop26. Johnson ha sottolineato che la dichiarazione è stata sottoscritta da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo e ha elogiato l’adesione di Paesi come Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e – cruciale – il Brasile. Ha evocato anche finanziamenti “senza precedenti”.
I paesi firmatari coprono circa l’85% delle foreste mondiali. Alcuni dei fondi andranno ai paesi in via di sviluppo per ripristinare i terreni danneggiati, affrontare la piaga degli incendi boschivi e sostenere le comunità indigene. I governi di 28 paesi si impegneranno anche a rimuovere la deforestazione dal commercio globale di cibo e altri prodotti agricoli come l’olio di palma, la soia e il cacao. Queste sono tra le industrie che contribuiscono di più all’abbattimento degli alberi. Sarà, inoltre, istituito un fondo da 1,5 miliardi di dollari per proteggere la seconda foresta pluviale tropicale più grande del mondo, nel bacino del Congo.
Fonte: quotidiano.net
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