Impegno dei 27 per acquisti comuni di gas. Cingolani rilancia il nucleare pulito e sicuro ed è subito appoggiato da Salvini
Anche se nelle pieghe della legge di Bilancio il governo riuscissero a reperire 2-3 miliardi di euro per contrastare i rincari di gas ed energia elettrica, fermare le tariffe sarà un’impresa quasi disperata. Secondo Nomisma, dal primo gennaio 2022 le bollette del gas sono destinate ad aumentare del 50%, mentre quelle dell’elettricità segneranno un rialzo compreso nell’intervallo 17-25 per cento. Tali tendenze, stima l’Unione nazionale consumatori, determineranno maggiori spese per 820-870 euro a famiglia. Quand’anche lo stanziamento anti-inflazione fosse mantenuto sui livelli dei trimestri precedenti, non si riuscirebbe a mantenere invariato il potere d’acquisto o la capacità di investimento delle imprese, soprattutto quelle più piccole e più esposte alla volatilità dei prezzi energetici.
«Per adesso andiamo sulla contingenza, mitighiamo il danno ma non si può mitigare ogni trimestre per due o tre anni. Quindi se si rilevasse che il gas è strutturalmente più costoso, e che quindi non è una congiuntura, dovremo lavorare su altri concetti» che incidano sul calcolo della bolletta, ha ribadito il ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani (in foto), a margine del Consiglio energia di Bruxelles. Nel corso della riunione i 27 Paesi hanno convenuto di accelerare sulla proposta di approvvigionamenti comuni di gas per abbassare i prezzi d’acquisto. Anche le misure dei singoli Stati per calmierare i prezzi sono state approvate. «Credo che, per il futuro dei nostri figli e nipoti, gli small modular reactors e soprattutto la fusione non possano essere fuori da un piano di visione, perché noi stiamo pensando a un futuro energetico più avanti del 2030», ha detto il ministro che è alla ricerca di esperti dell’atomo per rinforzare la propria segreteria tecnica. C’è, tuttavia, un problema: le nuove tecnologie arriveranno domani, mentre lo stress energetico è oggi.
«L’Italia non può perdere il treno del futuro e dell’innovazione: avviare subito la ricerca sul nucleare di ultima generazione, sicuro e pulito. Le bollette di luce e gas sono raddoppiate, in alcuni casi triplicate: l’Italia deve ritrovare una sua indipendenza anche energetica», ha chiosato il leader della Lega, Matteo Salvini. Il Carroccio intende rispondere alle sollecitazioni delle pmi. Ieri Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno inviato un appello comune al governo «per riequilibrare e alleggerire il costo dell’energia pagato dalle piccole imprese» che rappresentano il 32% dei consumi totali, ma pagano il 49% degli oneri di sistema (4,7 miliardi di euro).
Alle dinamiche inflazionistiche si aggiunge pure il tema occupazionale. A ottobre il tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat è salito al 9,4% dal 9,2% di settembre, ma tra i giovani è calato al 28,4% dal 30,2. L’incremento è dovuto al calo degli inattivi (-79mila sul mese, -425mila su anno). Il tasso di occupazione è salito al 58,6%, ma la struttura occupazionale è cambiata con un forte calo del lavoro autonomo (-318mila da febbraio 2020) e la crescita di quello a termine.
Impegno dei 27 per acquisti comuni di gas. Cingolani rilancia il nucleare pulito e sicuro ed è subito appoggiato da Salvini
Anche se nelle pieghe della legge di Bilancio il governo riuscissero a reperire 2-3 miliardi di euro per contrastare i rincari di gas ed energia elettrica, fermare le tariffe sarà un’impresa quasi disperata. Secondo Nomisma, dal primo gennaio 2022 le bollette del gas sono destinate ad aumentare del 50%, mentre quelle dell’elettricità segneranno un rialzo compreso nell’intervallo 17-25 per cento. Tali tendenze, stima l’Unione nazionale consumatori, determineranno maggiori spese per 820-870 euro a famiglia. Quand’anche lo stanziamento anti-inflazione fosse mantenuto sui livelli dei trimestri precedenti, non si riuscirebbe a mantenere invariato il potere d’acquisto o la capacità di investimento delle imprese, soprattutto quelle più piccole e più esposte alla volatilità dei prezzi energetici.
«Per adesso andiamo sulla contingenza, mitighiamo il danno ma non si può mitigare ogni trimestre per due o tre anni. Quindi se si rilevasse che il gas è strutturalmente più costoso, e che quindi non è una congiuntura, dovremo lavorare su altri concetti» che incidano sul calcolo della bolletta, ha ribadito il ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani (in foto), a margine del Consiglio energia di Bruxelles. Nel corso della riunione i 27 Paesi hanno convenuto di accelerare sulla proposta di approvvigionamenti comuni di gas per abbassare i prezzi d’acquisto. Anche le misure dei singoli Stati per calmierare i prezzi sono state approvate. «Credo che, per il futuro dei nostri figli e nipoti, gli small modular reactors e soprattutto la fusione non possano essere fuori da un piano di visione, perché noi stiamo pensando a un futuro energetico più avanti del 2030», ha detto il ministro che è alla ricerca di esperti dell’atomo per rinforzare la propria segreteria tecnica. C’è, tuttavia, un problema: le nuove tecnologie arriveranno domani, mentre lo stress energetico è oggi.
«L’Italia non può perdere il treno del futuro e dell’innovazione: avviare subito la ricerca sul nucleare di ultima generazione, sicuro e pulito. Le bollette di luce e gas sono raddoppiate, in alcuni casi triplicate: l’Italia deve ritrovare una sua indipendenza anche energetica», ha chiosato il leader della Lega, Matteo Salvini. Il Carroccio intende rispondere alle sollecitazioni delle pmi. Ieri Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno inviato un appello comune al governo «per riequilibrare e alleggerire il costo dell’energia pagato dalle piccole imprese» che rappresentano il 32% dei consumi totali, ma pagano il 49% degli oneri di sistema (4,7 miliardi di euro).
Alle dinamiche inflazionistiche si aggiunge pure il tema occupazionale. A ottobre il tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat è salito al 9,4% dal 9,2% di settembre, ma tra i giovani è calato al 28,4% dal 30,2. L’incremento è dovuto al calo degli inattivi (-79mila sul mese, -425mila su anno). Il tasso di occupazione è salito al 58,6%, ma la struttura occupazionale è cambiata con un forte calo del lavoro autonomo (-318mila da febbraio 2020) e la crescita di quello a termine.
Fonte: ilgiornale.it
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