Altra proroga per la moratoria della sospensione delle forniture per i clienti morosi. E a fine lockdown i gestori dovranno ricominciare da zero, a partire dalle comunicazioni di messa in mora
Man mano che proseguono le restrizioni, anche Arera proroga la misura, presa a metà marzo, a favore degli utenti morosi. Niente sospensione della fornitura di acqua, luce e gas per chi, prima dell’emergenza Coronavirus, stava per subirne una a causa di bollette non pagate.
Se ne riparlerà dal 3 maggio, sempre che il governo non stabilisca ulteriori proroghe al distanziamento sociale. Arera ha specificato che, questo provvedimento, non va inteso come una sospensione delle bollette (che continuano ad arrivare regolarmente a tutti), ma come una “moratoria” temporanea dei distacchi “per garantire la continuità del servizio in un periodo di particolare criticità per gli utenti”.
La logica è, appunto, quella dell’emergenza: sono settimane in cui tutti debbono restare a casa e non è pensabile farlo senza una o più fonti di energia. La misura, come spiega la stessa Arera nella delibera, ha una valenza sociale. Tra le utenze morose, infatti, ricorrono spesso quelle intestate a famiglie meno abbienti o piccole imprese con l’acqua alla gola.
I consumatori interessati dalla proroga infatti sono:
Tutti quelli in bassa tensione per l’elettricità;
per il gas, tutti i clienti domestici e quelli non domestici il cui consumo annuo non superi i 200.000 smc (standard metro cubo);
tutti, indistamente, per il servizio idrico.
Attenzione, però: dal 3 maggio gli utenti morosi non subiranno immediatamente il distacco dell’utenza che non hanno pagato. Arera ha sottolineato che, a emergenza superata, i gestori dovranno tornare sui propri passi e cominciare da capo: mettere di nuovo in mora il cliente e, in mancanza di riscontro, far ripartire la procedura di distacco o riduzione della fornitura. In pratica le comunicazioni e i solleciti inviati finora non hanno più alcun valore.
Altre agevolazioni riguardano tutte le bollette i cui termini di pagamento, o la cui emissione, ricadano nel periodo di lockdown. In questi casi i clienti in regime di tutela o di Placet potranno pagare le bollette a rate senza interessi e dovranno essere informati di questa possibilità dai propri gestori.
Altra proroga per la moratoria della sospensione delle forniture per i clienti morosi. E a fine lockdown i gestori dovranno ricominciare da zero, a partire dalle comunicazioni di messa in mora
Man mano che proseguono le restrizioni, anche Arera proroga la misura, presa a metà marzo, a favore degli utenti morosi. Niente sospensione della fornitura di acqua, luce e gas per chi, prima dell’emergenza Coronavirus, stava per subirne una a causa di bollette non pagate.
Se ne riparlerà dal 3 maggio, sempre che il governo non stabilisca ulteriori proroghe al distanziamento sociale. Arera ha specificato che, questo provvedimento, non va inteso come una sospensione delle bollette (che continuano ad arrivare regolarmente a tutti), ma come una “moratoria” temporanea dei distacchi “per garantire la continuità del servizio in un periodo di particolare criticità per gli utenti”.
La logica è, appunto, quella dell’emergenza: sono settimane in cui tutti debbono restare a casa e non è pensabile farlo senza una o più fonti di energia. La misura, come spiega la stessa Arera nella delibera, ha una valenza sociale. Tra le utenze morose, infatti, ricorrono spesso quelle intestate a famiglie meno abbienti o piccole imprese con l’acqua alla gola.
I consumatori interessati dalla proroga infatti sono:
Attenzione, però: dal 3 maggio gli utenti morosi non subiranno immediatamente il distacco dell’utenza che non hanno pagato. Arera ha sottolineato che, a emergenza superata, i gestori dovranno tornare sui propri passi e cominciare da capo: mettere di nuovo in mora il cliente e, in mancanza di riscontro, far ripartire la procedura di distacco o riduzione della fornitura. In pratica le comunicazioni e i solleciti inviati finora non hanno più alcun valore.
Altre agevolazioni riguardano tutte le bollette i cui termini di pagamento, o la cui emissione, ricadano nel periodo di lockdown. In questi casi i clienti in regime di tutela o di Placet potranno pagare le bollette a rate senza interessi e dovranno essere informati di questa possibilità dai propri gestori.
Articolo di “repubblica.it”
https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/energia/2020/04/15/news/energia_niente_distacchi_fino_al_3_maggio_ma_le_bollette_non_sono_sospese_-254004416/
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