L’autolettura del contatore è utile per mantenere un profilo di consumo rispondente alle reali abitudini domestiche. A volte, infatti, i fornitori di energia elettrica non sono in grado di ottenere informazioni aggiornate riguardo ai consumi effettivi, ed emettono le loro bollette in base ai consumi stimati. Questo può dar luogo a conseguenze negative sul portafogli del cliente. Scopriamo, allora, come si effettua l’autolettura e quali sono i suoi vantaggi.
L’autolettura del contatore luce
Per la verità, con i moderni contatori elettronici le società fornitrici dovrebbero essere in grado di leggere il contatore a distanza, via internet, secondo una modalità chiamata telelettura. Nella realtà dei fatti, però, non sempre questa operazione è possibile, per questioni strutturali o amministrative legate a scelte aziendali. Perciò, anche con i moderni contatori può talvolta essere necessario effettuare l’autolettura da parte del cliente.
Vediamo come si effettua l’autolettura e quando è possibile comunicarla.
Come effettuare l’autolettura luce
L’autolettura dei consumi di energia elettrica va effettuata presso il proprio contatore.
Se possedete ancora uno deivecchi contatori tradizionali, sarà sufficiente appuntarsi il numero mostrato nell’apposita finestra, limitandosi solo alle cifre che precedono la virgola.
Suicontatori elettronici di ultima generazione, invece, occorrerà premere più volte il tasto accanto al display, sino a visualizzare la dicitura Lettura Periodo Corrente.
A questo proposito, occorre sapere se il proprio contatore è programmato per rilevare i consumi secondo più fasce orarie o secondo un’unica fascia oraria. E’ possibile ricavare tale informazione dalla bolletta, alla voce TipologiaContatore. In ogni caso, se il contatore è programmato per unafascia monoraria, sarà sufficiente appuntarsi esclusivamente il numero riportato in corrispondenza della voce A3 sul display del contatore.
Se invece il contatore rileva i consumi con riferimento a diverse fasce orarie, è necessario premere più volte il pulsante accanto al display, per visualizzare, una dopo l’altra, le cifre corrispondenti alle diverse fasce: A1, A2 e A3. Tutti e tre questi numeri vanno appuntati e comunicati al proprio fornitore.
Insieme al numero, o ai numeri, rilevati sul contatore, va comunicato anche il proprio codice cliente, riportato sulla prima pagina di ogni bolletta. In fondo a questo articolo trovate tutti i recapiti dei vari operatori, presso cui inoltrare tale comunicazione.
Cosa succede se non si effettua l’autolettura?
Se la società fornitrice non riesce a rilevare i consumi reali in telelettura, e se il cliente non effettua alcuna comunicazione di autolettura, la bolletta verrà calcolata secondo consumi stimati. Questi ultimi si basano su alcuni parametri relativi ai consumi precedenti realizzati dallo stesso cliente. Pertanto, l’importo della successiva bolletta non corrisponderà ai consumi reali effettuati in quel periodo.
Quali conseguenze può comportare questa circostanza?
Se il calcolo della bolletta sulla base di consumi stimati si protrae per un lungo periodo di tempo (a volte anche per diversi mesi, quindi per numerose bollette), la differenza tra consumi stimati e consumi effettivamente realizzati può diventare molto consistente.
Questo significa che l’importo totale delle bollette si discosterà notevolmente da quello che il cliente avrebbe dovuto pagare in base ai consumi reali. Inevitabilmente, però, arriva il momento in cui il fornitore procede alla verifica del contatore e al conseguente raffronto tra importi addebitati e importi realmente dovuti.
Se risulta che al cliente siano stati addebitati importo maggiori del dovuto, egli riceverà un rimborso.
Ma se gli importi già pagati, invece, erano inferiori a quelli realmente dovuti, al cliente verrà recapitata la famigeratabolletta di conguaglio,con cui il fornitore richiederà la somma corrispondente alla differenza tra gli importi pagati in base ai consumi stimati, e quelli ancora dovuti, per i consumi realmente effettuati.
Parliamo di diverse centinaia di euro, che verranno richieste al cliente tutte in un’unica bolletta e senza preavviso. È evidente che si tratta di una spesa consistente e improvvisa, che spesso manda in crisi numerose famiglie italiane. Ecco, quindi, spiegata l’utilità dell’autolettura: comunicando la cifra corrispondente ai propri consumi reali, la bolletta riporterà sempre un importo ad essi corrispondente, e non vi saranno mai successive sorprese, sotto forma di richiesta di conguaglio. Ciò, inoltre, favorisce un approccio più consapevole dell’utente, nei confronti dei propri consumi di energia e della gestione del proprio budget familiare.
Come fare e comunicare la lettura della luce
L’autolettura del contatore è utile per mantenere un profilo di consumo rispondente alle reali abitudini domestiche. A volte, infatti, i fornitori di energia elettrica non sono in grado di ottenere informazioni aggiornate riguardo ai consumi effettivi, ed emettono le loro bollette in base ai consumi stimati. Questo può dar luogo a conseguenze negative sul portafogli del cliente.
Scopriamo, allora, come si effettua l’autolettura e quali sono i suoi vantaggi.
L’autolettura del contatore luce
Per la verità, con i moderni contatori elettronici le società fornitrici dovrebbero essere in grado di leggere il contatore a distanza, via internet, secondo una modalità chiamata telelettura. Nella realtà dei fatti, però, non sempre questa operazione è possibile, per questioni strutturali o amministrative legate a scelte aziendali. Perciò, anche con i moderni contatori può talvolta essere necessario effettuare l’autolettura da parte del cliente.
Vediamo come si effettua l’autolettura e quando è possibile comunicarla.
Come effettuare l’autolettura luce
L’autolettura dei consumi di energia elettrica va effettuata presso il proprio contatore.
Se possedete ancora uno dei vecchi contatori tradizionali, sarà sufficiente appuntarsi il numero mostrato nell’apposita finestra, limitandosi solo alle cifre che precedono la virgola.
Sui contatori elettronici di ultima generazione, invece, occorrerà premere più volte il tasto accanto al display, sino a visualizzare la dicitura Lettura Periodo Corrente.
A questo proposito, occorre sapere se il proprio contatore è programmato per rilevare i consumi secondo più fasce orarie o secondo un’unica fascia oraria. E’ possibile ricavare tale informazione dalla bolletta, alla voce Tipologia Contatore. In ogni caso, se il contatore è programmato per una fascia monoraria, sarà sufficiente appuntarsi esclusivamente il numero riportato in corrispondenza della voce A3 sul display del contatore.
Se invece il contatore rileva i consumi con riferimento a diverse fasce orarie, è necessario premere più volte il pulsante accanto al display, per visualizzare, una dopo l’altra, le cifre corrispondenti alle diverse fasce: A1, A2 e A3. Tutti e tre questi numeri vanno appuntati e comunicati al proprio fornitore.
Insieme al numero, o ai numeri, rilevati sul contatore, va comunicato anche il proprio codice cliente, riportato sulla prima pagina di ogni bolletta. In fondo a questo articolo trovate tutti i recapiti dei vari operatori, presso cui inoltrare tale comunicazione.
Cosa succede se non si effettua l’autolettura?
Se la società fornitrice non riesce a rilevare i consumi reali in telelettura, e se il cliente non effettua alcuna comunicazione di autolettura, la bolletta verrà calcolata secondo consumi stimati. Questi ultimi si basano su alcuni parametri relativi ai consumi precedenti realizzati dallo stesso cliente. Pertanto, l’importo della successiva bolletta non corrisponderà ai consumi reali effettuati in quel periodo.
Quali conseguenze può comportare questa circostanza?
Se il calcolo della bolletta sulla base di consumi stimati si protrae per un lungo periodo di tempo (a volte anche per diversi mesi, quindi per numerose bollette), la differenza tra consumi stimati e consumi effettivamente realizzati può diventare molto consistente.
Questo significa che l’importo totale delle bollette si discosterà notevolmente da quello che il cliente avrebbe dovuto pagare in base ai consumi reali. Inevitabilmente, però, arriva il momento in cui il fornitore procede alla verifica del contatore e al conseguente raffronto tra importi addebitati e importi realmente dovuti.
Se risulta che al cliente siano stati addebitati importo maggiori del dovuto, egli riceverà un rimborso.
Ma se gli importi già pagati, invece, erano inferiori a quelli realmente dovuti, al cliente verrà recapitata la famigerata bolletta di conguaglio, con cui il fornitore richiederà la somma corrispondente alla differenza tra gli importi pagati in base ai consumi stimati, e quelli ancora dovuti, per i consumi realmente effettuati.
Parliamo di diverse centinaia di euro, che verranno richieste al cliente tutte in un’unica bolletta e senza preavviso. È evidente che si tratta di una spesa consistente e improvvisa, che spesso manda in crisi numerose famiglie italiane. Ecco, quindi, spiegata l’utilità dell’autolettura: comunicando la cifra corrispondente ai propri consumi reali, la bolletta riporterà sempre un importo ad essi corrispondente, e non vi saranno mai successive sorprese, sotto forma di richiesta di conguaglio. Ciò, inoltre, favorisce un approccio più consapevole dell’utente, nei confronti dei propri consumi di energia e della gestione del proprio budget familiare.
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